In
questo post prenderemo in esame la nuova tecnologia di replica locale introdotta
con il VMAX3 chiamata SnapVX e vedremo la sua gestione dalla GUI del software di
Unisphere (storage management).
Il meccanismo di replica locale (Point in Time
copy) o SnapVX è stata riprogettato per VMAX3 con un'attenzione alla riduzione
dell'impatto sull’infrastruttura, all'aumento della scalabilità ed al
miglioramento della facilità d'uso. Tra le varie nuove funzionalità, SnapVX
supporta un elevato numero di copie logiche, permette di dare un nome ad ogni
copia logica e consente inoltre di effettuare snapshot di un intero gruppo di
volumi host (Storage Group) con un unico
comando. Indipendentemente dal numero di snapshot, la nuova tecnologia SnapVX ha un effetto trascurabile sulla occupazione
di spazio cache e disco e sulle prestazioni dell’array. Tutte queste
caratteristiche significano grandi vantaggi per ambienti applicativi quali
Oracle o SAP.
In un ambiente
“mission critical” come Oracle o SAP, di
solito c'è una copia dei dati di produzione e forse decine di copie degli
stessi dati per test / sviluppo, ecc.
Questa nuova tecnologia, sfruttando
efficientemente lo spazio con snap di tipo thin
e con la possibilità di costruire dei cloni a partire dagli snapshot, abilita nuovi
utilizzi della replica locale che non erano
disponibili prima di SnapVX. Ora
è possibile supportare contemporaneamente i requisiti di backup, la creazione
di copie snap o cloni per gli ambienti di test, sviluppo, etc senza impattare la
produzione.
SnapVX sostituisce il ben
conosciuto EMC TimeFinder con snapshot
che esistono come versioni all’interno del volume sorgente. Queste snap utilizzano una quantità minima di
cache in quanto fanno parte del volume
sorgente: le
scritture vengono fatte in nuove tracce di tipo thin. Le dimensioni delle tracce (track) di cache e disco nel VMAX3
sono pari a 128KB.
La gestione degli snapshot con SnapVX è molto semplice in quanto le snapshot non hanno bisogno di essere per
forza accoppiate ad un altro volume target. In altre parole,
solo quando vi è la necessità per l'applicazione di utilizzare i dati point-in-time (snap), vengono create dei collegamenti (link) al volume/volumi da presentare agli host.
È possibile dare dei nomi alle snapshot, indicarne il tempo di validità (expiration) per poi essere automaticamente eliminate; infine è possibile effettuare il restore di gruppi di volumi in una singola operazione.
solo quando vi è la necessità per l'applicazione di utilizzare i dati point-in-time (snap), vengono create dei collegamenti (link) al volume/volumi da presentare agli host.
È possibile dare dei nomi alle snapshot, indicarne il tempo di validità (expiration) per poi essere automaticamente eliminate; infine è possibile effettuare il restore di gruppi di volumi in una singola operazione.
Vediamo
ora come esempio pratico la gestione degli snapshot dalla GUI del software EMC Unisphere.
Nella schermata iniziale
o dashboard di Unisphere è possibile
visualizzare tutti i sistemi che si hanno in gestione. Selezionando uno di questi VMAX (il
primo nel nostro esempio), è possibile giungere ad una ulteriore schermata o
cruscotto dove possiamo visualizzare tutte le informazioni di alto livello del
sistema selezionato (capacità, status, panoramica dell'hardware, etc).
Per gestire le snapshot
basta andare alla sezione “Protezione dei Dati” della GUI di Unisphere.
Questa sezione
visualizza le informazioni sul numero totale di “storage groups” (volumi
visibili agli host ), volumi protetti remotamente (SRDF, mirror a distanza),
volumi protetti localmente (SnapVX, point-in-time) ed eventuali volumi non
protetti.
Per creare una snapshot si deve selezionare il
volume o il gruppo di volumi host che si vogliono proteggere, in questo caso il gruppo Oracle_DB, e poi
semplicemente fare click sul pulsante "Protect". A questo punto viene visualizzata una procedura
guidata che ci permette di selezionare il tipo di protezione (remota / SRDF oppure locale / SnapVX). Dopo aver dato un nome ad una snapshot è possibile assegnare una sua data
di scadenza (expiration date).
La creazione della
copia Point-in-Time (snapshot) con SnapVX è immediata. Notate come questa sezione della GUI è un wizard di tipo "Application Centric"
Si noti che nella finestra "Protezione dei Dati" il gruppo di volumi Oracle_DB ora è protetto.
Adesso, per rendere
visibile (mount) questo snap ad un host, è sufficiente eseguire un collegamento
(link).
L’operazione di
collegamento (link) consente di creare un nuovo volume oppure utilizzare dei volumi già esistenti ai
fini di presentare il “linked volume”, cioè lo snap all’host scelto.
Per rimuovere questo collegamento all'host,
l'unica operazione che dobbiamo fare è quella di "un-link”.
Riassumendo, SnapVX è una soluzione di replica locale specificamente progettata per creare senza interruzioni snap di dati critici. Con SnapVX non è necessario precissare dei volumi target oppure coppied di sorgenti/destinazione quando si crea uno snapshot. Solo quando vi è la necessità per l'applicazione di utilizzare i dati point-in-time (snap), vengono creati dei collegamenti (link) al volume/volumi da presentare agli host. Quando ci sono più snap dello stesso volume sorgente e l'applicazione ha bisogno di trovare una particolare copia point-in-time (snap) per l'accesso host, è possibile collegare e ricollegare fino a quando lo snap desiderato viene presentato all'host. Tutte queste attività vengono fatte in modo semplice con l'utilizzo di Unisphere.
Le nuove funzionalitàdi SnapVX, la sua flessibilità e scalabilità consentono all'IT manager ed alle applicazioni di sfruttare al meglio la tecnologia delle "Point-in-Time copy" (snap).
Link di approffondimento:
Riassumendo, SnapVX è una soluzione di replica locale specificamente progettata per creare senza interruzioni snap di dati critici. Con SnapVX non è necessario precissare dei volumi target oppure coppied di sorgenti/destinazione quando si crea uno snapshot. Solo quando vi è la necessità per l'applicazione di utilizzare i dati point-in-time (snap), vengono creati dei collegamenti (link) al volume/volumi da presentare agli host. Quando ci sono più snap dello stesso volume sorgente e l'applicazione ha bisogno di trovare una particolare copia point-in-time (snap) per l'accesso host, è possibile collegare e ricollegare fino a quando lo snap desiderato viene presentato all'host. Tutte queste attività vengono fatte in modo semplice con l'utilizzo di Unisphere.
Le nuove funzionalitàdi SnapVX, la sua flessibilità e scalabilità consentono all'IT manager ed alle applicazioni di sfruttare al meglio la tecnologia delle "Point-in-Time copy" (snap).
Link di approffondimento:
http://www.emc.com/collateral/hardware/specification-sheet/h13217-vmax3-ss.pdf
http://www.emc.com/microsites/redefine/vmax-highlights/index.htm
http://www.emc.com/collateral/technical-documentation/h13578-vmax3-family-new-features-wp.pdf
Agostino Brunamontini
CTD (Core Technologies Division) Specialist
agostino.brunamontini@emc.com
CTD (Core Technologies Division) Specialist
agostino.brunamontini@emc.com
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