I risultati dell’indagine condotta da Vanson Bourne per conto di Dell Technologies su
4.000 Top Manager di aziende con oltre 250 dipendenti, di 16 diversi paesi.
La digitalizzazione si sta insinuando inesorabile e
inarrestabile in ogni meandro della nostra vita, delle imprese, dei sistemi
produttivi, rivoluzionando abitudini, processi, modi di fare e di pensare. Con
il risultato che quando ci si accorge di esserne colpiti, è troppo tardi per
porvi rimedio. Così, l’unica strada è anticiparla, comprenderla, attuarla
approfittando delle opportunità che offre, prima che altri lo facciano al nostro
posto rendendo d’un colpo obsoleto tutto ciò che ci circonda.
Un fenomeno ben rilevato e tratteggiato dall’indagine
condotta da Vanson Bourne per conto di Dell Technologies su 4.000 Top
Manager di aziende con oltre 250 dipendenti, di 16 diversi paesi. Con risultati
in alcuni casi a dir poco strabilianti!
Il primo punto è che la digitalizzazione non è in arrivo,
ma è già in atto: quasi la metà dei partecipanti all’indagine ha ammesso che la
propria impresa - e spesso l’intero settore nel quale opera – è stato
pesantemente colpito dalla Digital Disruption, con conseguenze evidenti sia sul
fronte della redditività che su quello delle vendite. Ciò che sorprende
ulteriormente è che pochi sono in grado di prevedere quale sarà la fisionomia
del proprio settore di appartenenza da qui ai prossimi 3 anni. Inoltre, il 78%
dei Manager teme che le nuove start-up, nate proprio per cavalcare l’attuale rivoluzione
digitale, saranno in grado di compromettere gravemente il futuro della loro
stessa azienda.
Come le aziende stanno reagendo alla Rivoluzione
Digitale
Un dato a dir poco sconcertante è che benché la gran parte
dei manager sia perfettamente consapevole della rivoluzione digitale in corso e
di quali implicazioni potrà avere sul proprio futuro, solo il 5% di questi la
sta affrontando in modo consapevole e interiorizzato, mentre la gran parte del
lotto si attesta tra chi la sta studiando (34%), chi pensa di adattarvisi
quando non ne potrà fare a meno (32%) e chi sta tentando di opporvisi,
resistendo fino alla fine nelle attuali posizioni (15%).
Il consenso si focalizza invece sulla necessità di
centralizzare le strategie di cambiamento, non solo tecnologico (73%), con il
66% degli intervistati che sta programmando la revisione delle proprie
strutture IT e le competenze del personale che compone l’organizzazione. In
cima alla lista delle priorità si trovano stabilmente alcune aree sulle quali
Dell Technologies ha concentrato il proprio sviluppo, conquistando una
posizione da primato nei singoli settori che corrispondono alle infrastrutture
iperconvergenti, alle tecnologie Flash, alla costruzione di Data Lakes.
Tutti i dati di
dettaglio dell’indagine sono consultabili qui: http://bit.ly/2dVToiu