La partnership tra EMC e Telecom Italia|TIM sul cloud computing ha radici forti, consolidate nel tempo, ed è basata sulla forte sinergia dei rispettivi portafogli d’offerta.
EMC e Telecom Italia|TIM hanno dato inizio alla loro collaborazione sui servizi cloud nel lontano (dal punto di vista dei tempi dell’ IT ) 2010, quando alcuni sostenevano la tesi che il Cloud non esistesse e che fosse solo l’ultima buzzword per ridefinire concetti che nel contesto informatico erano già presenti da tempo quali, come ad esempio l’hosting.
Con lo spirito di essere tra gli “Early Enablers” del cloud Italiano, EMC e Telecom Italia|TIM lanciavano sul mercato, ad inizio 2011, il primo servizio di Cloud Storage as a Service con opzione di Disaster Recovery (Servizio DataSpace) basato sulla piattaforma EMC Atmos.
A partire da quel momento è stato chiaro alle due compagnie che l'unione tra la solidità delle tecnologie e infrastrutture EMC e gli asset IT e TLC di Telecom Italia|TIM fosse la formula vincente per la creazione dello strato IaaS (Infrastructure-as-a-Service) di quella che Telecom Italia|TIM ha poi battezzato come "La nuvola con la rete dentro".
Infatti Il successo del servizio DataSpace ha fatto da volano ai successivi servizi che le due aziende, in totale collaborazione, hanno poi introdotto nel mercato negli anni successivi.
E’ quindi nato un framework di servizi definiti di "Data Protection", che garantiscono ai clienti della nuvola la possibilità di mettere in sicurezza i propri dati secondo gli SLA di servizio più congeniali, passando dalla Business Continuity al Disaster Recovery fino al Remote Vaulting ed all'Archiving, tutti basati su tecnologie EMC.
I servizi di Data Protection hanno SLA differenti ma sono accomunati da un'importante caratteristica. Sono servizi che prevedono l’impiego di risorse distribuite tra il Data Center del cliente (Data Center Sorgente) e quelle della Nuvola (Data Center di destinazione) e dove l'unione di queste è realizzata dalla rete di Telecom Italia|TIM, con tutti i valori aggiunti che questa porta con se.
Infatti, i servizi di Data Protection “uniscono” le risorse del private cloud lato cliente con quelle del public cloud rappresentato dalla Nuvola, formando una nuvola Hybrid dal punto di vista dello strato architetturale di persistenza del dato.
Oggi, in virtù di Data Center virtualizzati e sempre più dominati dal Software (Software Defined Data Center = SDDC), quello che è stato realizzato negli scorsi anni al livello dello strato dati viene esteso in maniera efficiente e flessibile “verso l’alto” a tutti i livelli dell'architettura IT, fino a raggiungere le applicazioni.
All’interno del modello di business federato di EMC, che prevede tra le altre la presenza della società leader mondiale nel campo della virtualizzazione (VMWare), è stata sviluppata una soluzione end to end unica sul mercato per l’implementazione e la semplice gestione di Nuvole Ibride che va sotto il nome di Federation Enterprise Hybrid Cloud (FEHC).
Questa soluzione, unita alla Nuvola Italiana, fornisce ai clienti della Nuvola un nuovo e più alto livello di flessibilità nella gestione delle proprie risorse IT, consentendo non solo di decidere come proteggere i proprio dati ma anche di valutare dove eseguire le proprie applicazioni secondo logiche e policy dettate da economicità, elasticità e sicurezza.
La Nuvola Italiana, ideata come un puro servizio di Public Cloud Storage, si è evoluta seguendo sempre in qualità di “Early Enabler” i trend di mercato e oggi è pronta a rappresentare il punto di riferimento del mercato italiano dell'Hybrid cloud, accompagnando i propri clienti verso i servizi IT ibridi mediante un percorso, per molti versi ineluttabile, di IT Transformation applicativa volto a garantire ai clienti stessi il miglior rapporto capex / opex per le proprie applicazioni di business.
A partire da quel momento è stato chiaro alle due compagnie che l'unione tra la solidità delle tecnologie e infrastrutture EMC e gli asset IT e TLC di Telecom Italia|TIM fosse la formula vincente per la creazione dello strato IaaS (Infrastructure-as-a-Service) di quella che Telecom Italia|TIM ha poi battezzato come "La nuvola con la rete dentro".
Infatti Il successo del servizio DataSpace ha fatto da volano ai successivi servizi che le due aziende, in totale collaborazione, hanno poi introdotto nel mercato negli anni successivi.
E’ quindi nato un framework di servizi definiti di "Data Protection", che garantiscono ai clienti della nuvola la possibilità di mettere in sicurezza i propri dati secondo gli SLA di servizio più congeniali, passando dalla Business Continuity al Disaster Recovery fino al Remote Vaulting ed all'Archiving, tutti basati su tecnologie EMC.
I servizi di Data Protection hanno SLA differenti ma sono accomunati da un'importante caratteristica. Sono servizi che prevedono l’impiego di risorse distribuite tra il Data Center del cliente (Data Center Sorgente) e quelle della Nuvola (Data Center di destinazione) e dove l'unione di queste è realizzata dalla rete di Telecom Italia|TIM, con tutti i valori aggiunti che questa porta con se.
Infatti, i servizi di Data Protection “uniscono” le risorse del private cloud lato cliente con quelle del public cloud rappresentato dalla Nuvola, formando una nuvola Hybrid dal punto di vista dello strato architetturale di persistenza del dato.
Oggi, in virtù di Data Center virtualizzati e sempre più dominati dal Software (Software Defined Data Center = SDDC), quello che è stato realizzato negli scorsi anni al livello dello strato dati viene esteso in maniera efficiente e flessibile “verso l’alto” a tutti i livelli dell'architettura IT, fino a raggiungere le applicazioni.
All’interno del modello di business federato di EMC, che prevede tra le altre la presenza della società leader mondiale nel campo della virtualizzazione (VMWare), è stata sviluppata una soluzione end to end unica sul mercato per l’implementazione e la semplice gestione di Nuvole Ibride che va sotto il nome di Federation Enterprise Hybrid Cloud (FEHC).
Questa soluzione, unita alla Nuvola Italiana, fornisce ai clienti della Nuvola un nuovo e più alto livello di flessibilità nella gestione delle proprie risorse IT, consentendo non solo di decidere come proteggere i proprio dati ma anche di valutare dove eseguire le proprie applicazioni secondo logiche e policy dettate da economicità, elasticità e sicurezza.
La Nuvola Italiana, ideata come un puro servizio di Public Cloud Storage, si è evoluta seguendo sempre in qualità di “Early Enabler” i trend di mercato e oggi è pronta a rappresentare il punto di riferimento del mercato italiano dell'Hybrid cloud, accompagnando i propri clienti verso i servizi IT ibridi mediante un percorso, per molti versi ineluttabile, di IT Transformation applicativa volto a garantire ai clienti stessi il miglior rapporto capex / opex per le proprie applicazioni di business.
Massimo Biondi, Principal Global Architect System Engineer - EMC @maxbio70
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