Molte persone oggi sono pessimiste
sull’Agenda Digitale, convinte che sia un sogno troppo ambizioso per un paese
che negli ultimi venti anni ha mostrato una forte riluttanza in investimenti
per modernizzare i processi industriali ed amministrativi. In Italia abbiamo
un’opportunità unica di invertire il trend, partendo proprio da questa arretratezza.
Certo, occorre aumentare le competenze digitali di una classe imprenditoriale
forte e capace, creando un nuovo ecosistema con le esperienze di giovani
imprenditori innovativi. Allo stesso tempo è necessario sviluppare le competenze digitali
nel pubblico (a partire dalla classe dirigente), che deve essere incentivato e
premiato a promuovere il patrimonio italiano, indiscusso, che proprio
attraverso il digitale può essere reso più attrattivo nell’economia globale.