venerdì 18 ottobre 2013

Come EMC Syncplicity aiuta le aziende nella comunicazione

Dall’intreccio tra informatica e telecomunicazioni è nata la telematica e con essa una nuova possibilità: lo studio, la formazione e la condivisione a distanza.
Negli ultimi anni la “Distance Learning” (D.L.) o formazione a distanza, è diventata elemento di grande interesse grazie allo sviluppo di tecnologie multimediali e di sofisticati sistemi di comunicazione, che hanno determinato modifiche in ogni tipo di attività umana.
Etimologicamente il termine comunicare significa, infatti, “porre in comune”; comunicare rappresenta un’interazione fra uno o più soggetti che si scambiano informazioni, ricorrendo oltre alle parole, a segnali come gesti, espressioni mimiche, posture etc. Questo vocabolo assume quindi due funzioni essenziali:
  • indica il muoversi nel mondo, compiere attività comuni, colui che agisce nel mondo e col mondo.
  • descrive l’interazione sociale, la quale pone l’individuo in contatto con gli altri attori sociali.
Oggi, con l’evoluzione tecnologica che ha “inserito” in ogni tasca dispositivi multimediali mobili (tablet, smartphone) che generano miliardi di contenuti multimediali e moltiplicato le fonti di informazione, la comunicazione viene intesa come una condivisione di conoscenza in tempo reale fruibile da tutti in ogni angolo del globo.

EMC, società leader in soluzioni tecnologiche, può aiutare le aziende in un campo così strategico fornendo strumenti che semplificano la gestione, la condivisione e l’aggiornamento, di questa esplosione di informazioni e conoscenza.
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Aumentare la vocazione mobile dell’azienda per trarre vantaggio economico da questa evoluzione del mondo web è un’opportunità che si può e si deve cogliere: le aziende possono sostenere la forza lavoro garantendo ai knowledge worker di potersi muovere facilmente da un canale all’altro condividendo i contenuti e usando strumenti facili, funzionali, comodi, efficienti e sicuri per collaborare.

Tutto questo può essere realtà con l’utilizzo della soluzione EMC Syncplicity.

Syncplicity è la Piattaforma di Sync & Share di EMC specificatamente progettata per l’uso aziendale, consente la condivisione di documenti fra più dispositivi sia mobili sia sui PC in modo sicuro e di lavorare sui documenti sia quando si è connessi alla rete sia offline.

Questa esigenza è partita dal settore consumer ma non è mai stata importata nelle aziende per l’inaffidabilità e le falle nella sicurezza che uno strumento simile avrebbe potuto causare.

Syncplicity, al contrario, può essere definito come il “dropbox aziendale” a livello Enterprise perché aggiunge alla condisione caratteristiche di sicurezza professionali uniche nel settore.

L’architettura è scalabile e multitenant può essere direttamente nel cloud o in on-premise mode mantenendo nel proprio datacenter l’informazione su storage EMC VNX, EMC ISILON, EMC ATMOS.

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Se volete approfondire l'argomento potete visitare la pagina web di Syncplicity

Andrea Gallo
NAS SE Specialist

giovedì 17 ottobre 2013

Take it Easy – Sizing made simple (and Free of Charge)

Il mondo dell’IT ci ha abituati ad una velocità di sviluppo paragonabile a quella delle auto di Formula 1.
Le richieste di clienti e responsabili seguono generalmente questa linea, budget permettendo, e le possibiltà di scelta delle funzionalità dell’infrastruttura sono sempre di più.
Che siano pronunciate alla macchinetta del caffè, o nell’ufficio del CIO, le seguenti frasi incutono sempre maggior timore nella testa di Sistemisti, IT Manager, Storage Manager:

  • “Dobbiamo migrare a Exchange 20xx”
  • “Sta per scadere la manutenzione dei sistemi Storage, bisogna iniziare a pensarci”
  • “Dovremmo effettuare un replatforming su piattaforma Open dei nostri database (Oracle ad esempio)”.

Tornando alla propria scrivania si inizia a sentire quella sensazione di ansia, con tantissimi pensieri relativi ad ogni componente infrastrutturale di cui dovremo gestire l’evoluzione. Ma soprattutto, se quanto stiamo pensando sia corretto e strategico (e magari possa semplificarci la giornata lavorativa).

Se potessimo approcciare queste attività con tranquillità ed il supporto di Specialisti pronti a consigliarci la migliore strategia?
Se fosse anche gratuito e senza impegno? Come?

In tre, semplici, passi:



EMC è a disposizione di Clienti e Partner per analizzare la configurazione attuale:
  • che sia EMC o di un altro fornitore;
  • che sia relativa all’ambiente Storage o Applicativo;
  • che sia una semplice migrazione o un complesso replatforming;
Garantendo una analisi precisa e consistente basata su dati reali, e comprendente le seguenti aree tecnologiche:
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Non vi sembra vero? Ecco alcuni esempi:


 
Per ottenere i risultati illustrati è sufficiente contattare il vostro Partner di fiducia o il vostro referente EMC: sarete in questo modo aiutati nella gestione dell’attività di raccolta dei dati.


EMC mette a disposizione dei propri clienti delle guide passo-passo e degli script automatici da eseguire per ognuna delle tecnologie illustrate precedentemente.

Attivato il collezionamento dei dati, sarà sufficiente inviare i file di output ai vostri referenti EMC o Partner i quali li analizzeranno e produrranno per voi una presentazione ad-hoc e relativa all'analisi svolta.
Sarà anche prodotto un file excel contenente tutti i dati illustrati nella presentazione: questo vi permetterà di analizzare fino al dettaglio più approfondito il funzionamento dell’ecosistema applicativo ed infrastrutturale, aumentando la certezza dell’acquisire la tecnologia giusta e senza sprechi. È anche su queste basi che si fonda la fiducia reciproca EMC-Cliente.

Infine, per gli utenti sempre in movimento, siamo anche Mobile! Questo vi permette di poter effettuare le analisi ovunque voi siate ed ottimizzando una delle nostre risorse più preziose: il tempo.



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Cosa aspetti? Abbraccia il cambiamento!

SC

Maggiori informazioni disponibili presso:
http://www.emc.com/campaign/efficiency-assessment/index.htm
https://community.emc.com/community/partner/wpa

Seguici su Twitter: @EMCItalia

BIG DATA CONFERENCES 2013 - Roma, 24 Ottobre 2013


BIGDATA CONFERENCES 2013
The Business Value of Data

Roma, 24 Ottobre 2013





Per accompagnare le aziende a capire le potenzialità dei modelli di BI Analitycs, Business International riunisce il 24 ottobre a Roma la community ICT e le altre funzioni aziendali strettamente collegate (HR, MKg AFC) al BIG DATA CONFERENCE.

Key Topics:
  • Business e Trend di mercato: Big Data e Business Analytics
  • Come creare un BIG Data Ecosystem nella propria azienda?
  • Come scegliere una soluzione Analytics che soddisfi gli obiettivi di business?
  • Big Data Enterprise: Opportunità e Sfide per il 2013
  • L'implementazione dei Big Data come vantaggio competitivo
  • In cammino verso l’utilizzo dei Big Data
  • Le 3 V del Big Data: VOLUME, VELOCITA’ e VARIETA’
  • Big Data, grande opportunità e grande rivoluzione
  • Il Big Data nel Retail: prezioso alleato per conquistare un vantaggio competitivo
Per maggiori informazioni consultate la pagina dell'evento:

mercoledì 16 ottobre 2013

La tecnologia Flash cambia il mondo dello Storage: un ventaglio di possibilità

L’utilizzo di dispositivi a Stato Solido per l’immagazzinamento dei dati non è un concetto nuovo nell’Informatica; le prime soluzioni di questo tipo erano basate su memorie di tipo DRAM e risalgono agli anni ’70 ed anche prima.

Rispetto ai supporti magnetici, lo Stato Solido presenta molteplici benefici (maggiore compattezza, minori consumi e soprattutto prestazioni molto più elevate), ma anche costi molto più elevati che ne hanno storicamente ristretto l’utilizzo ad un ambito ristretto - tipicamente nel campo dei Super-Computer.

Le cose stanno rapidamente cambiando con l’introduzione delle Memorie Flash, che hanno prezzi decisamente più bassi delle DRAM (ed in costante discesa); ciò rende finalmente possibile l’introduzione dello Stato Solido nel Data Center, anche se il divario di prezzo tuttora esistente verso i dischi tradizionali impone di motivare in maniera rigorosa l’investimento al management.

Per questo motivo è  necessario un impiego ragionato delle nuove tecnologie, che riesca a sfruttare nel modo migliore la loro “potenza di fuoco”.

Figura 1: Densità  di I/O al secondo per GB

Le possibilità di impiego dello Stato Solido come Storage includono:

Gli Storage “ibridi”

Sono Storage che possono essere configurati con una percentuale variabile di dischi a Stato Solido e dischi magnetici tradizionali (FC, SA e/o SATA). Questi Storage dispongono anche di funzionalità software in grado di spostare automaticamente i dati tra dischi di diversa tecnologia in funzione dei profili di carico, il tutto in maniera trasparente alle applicazioni.
Le situazioni d’impiego tipiche per questo tipo di Storage sono i carichi di lavoro di tipo misto (letture e scritture, random e sequenziali) e variabile nel tempo, e che possono tollerare occasionali piccole variazioni dei tempi di risposta. Rientrano in questa casistica i Data Warehouse, i Data Base OLTP, la Posta Elettronica, e ogni possibile loro combinazione.

Sia gli Storage Enterprise (VMAX) che gli Storage Unified (VNX) di EMC rientrano in questa categoria. I benefici degli Storage Ibridi sono stati già approfonditi in questo Blog nel post Gestione dinamica dei dati: dall'HSM a FAST VP e, per quanto riguarda specificamente la piattaforma VNX, nel post Performance On Demand con Next Gen VNX

Storage “All-flash”

Sono Storage interamente configurati con dischi a Stato Solido, come EMC XtremIO.
Al contrario degli Storage “Ibridi”, EMC XtremIO è ottimizzato per l’utilizzo esclusivo delle memorie Flash, adottando una serie di accorgimenti per rendere più efficace l’utilizzo dello spazio disponibile e ridurre al minimo le scritture fisiche.

Su questo aspetto è utile ricordare che per le memorie Flash le operazioni di scrittura sono decisamente più onerose delle letture. Le scritture, infatti:
  • sono più lente delle letture;
  • tendono ad usurare le memorie Flash (la durata di una memoria Flash dipende direttamente da quante volte questa viene riscritta);
  • in caso di scrittura su aree già scritte in precedenza richiedono un “erase” preventiva. Anche se l’erase viene svolto in background ed in maniera asincrona rispetto alle scritture (algoritmi di garbage collection), è un processo consuma risorse e può creare temporanei rallentamenti.
Gli accorgimenti adottati da XtremIO per ridurre il numero di scritture fisiche sono molteplici:

  • Deduplica on-line: la deduplica avviene in memoria: XtremIO analizza le scritture in ingresso, riconosce se i dati sono già presenti ed in questo caso si limita a creare un nuovo puntatore al blocco già scritto, senza effettuare nessuna nuova scrittura
  • Distribuzione Automatica dei Dati: il posizionamento dei nuovi dati in ingresso è distribuito in modo da utilizzare equamente tutte le memorie Flash, indipendentemente dalla posizione che il blocco ha per il server
  • Protezione dei dati ottimizzata per Flash: XtremIO adotta algoritmi proprietari (in attesa di brevetto) che forniscono un livello di protezione analogo al RAID 6, ma che richiedono un numero di scritture inferiore ed hanno prestazioni superiori a qualsiasi algoritmo RAID esistente.

Oltre a questi accorgimenti, XtremeIO presenta altri vantaggi legati all’adozione della tecnologia Flash: non necessita di Tuning (grazie alla distribuzione automatica), ha consumi più bassi (grazie all’assenza di dispositivi rotanti), supporta snapshot estremamente efficienti (grazie alla deduplica.

Le situazioni d’impiego tipiche per gli All-Flash riguardano applicazioni che richiedono prestazioni elevate ed assolutamente costanti nel tempo, con un profilo di carico estremamente randomico (che potrebbe rende poco efficaci gli algoritmi di spostamento automatico degli Storage Ibridi). Rientrano in questa casistica ambienti di Virtual Desktop (VDI), server farm virtuali ad alta densità, database critici per applicazioni real-time.

Storage Flash installato localmente sui Server

L’ultima tipologia di Storage a Stato Solido è quella delle schede Flash da installare direttamente sui server, come le EMC XtremSF PCIe flash card. Queste schede fungono da acceleratori di IO, attraverso due meccanismi:
·         Possono essere utilizzate come dischi locali al server, accessibili in lettura e scrittura per dati che non hanno necessità di essere immagazzinati su Storage esterni (configurazione come Direct Attached Storage, o DAS). Questa soluzione ha il vantaggio di avere i migliori tempi di risposta sia in lettura che in scrittura, ma impone di rinunciare ai vantaggi degli Storage esterni: maggiore protezione dei dati, possibilità di far gestire allo Storage i Cloni e le Repliche Remote senza utilizzare risorse dei server, la possibilità di riallocare lo spazio disco da un server ad un altro, la possibilità di condividere lo Storage tra più nodi di uno stesso cluster.

Figura 2: utilizzo di XtremSF come DAS

·         Possono essere utilizzate come Cache di sola lettura a bassissima latenza per dati che risiedono comunque su Storage esterni. In questo caso si mantengono tutti i benefici legati all’utilizzo di Storage centralizzati, ma al contempo si accelerano enormemente le prestazioni delle applicazioni (tipicamente le letture costituiscono il 70%-80% delle IO complessive). Nella configurazione come Cache, uno strato Software elabora le statistiche di accesso ai dati e si preoccupa di gestire la “promozione” dei dati più acceduti in Cache.

Figura 3: XtremeSF utilizzato come Cache

E’ anche possibile partizionare la scheda in modo da utilizzarne una parte come disco locale (DAS), ed una parte come Cache, come descritto nella figura seguente.


Figura 4: XtremeSF utilizzato in modalità mista

Le situazioni d’impiego tipiche per questo tipo di Storage sono i carichi altamente transazionali e che necessitano di alte prestazioni, di solito associati con applicazioni web 2.0, virtual desktop (VDI) non persistenti, high-performance computing (HPC), e applicazioni di trading. Hanno un impiego anche come acceleratori di applicazioni di reporting, data analytics, data modeling ed altri carichi che possono determinare picchi periodici sui server.


Conclusioni

Le esigenze delle applicazioni in termini di prestazioni e di affidabilità dei dati (garantita da ridondanza, repliche locali e repliche) possono essere molto differenti. Potenzialmente ogni applicazione potrebbe trarre vantaggio dall’impiego di tecnologia Flash, ma occorre ponderare bene le scelte per massimizzare il ritorno sull’investimento.
Nel corso degli ultimi anni EMC non solo è stata un pioniere nell’adozione della tecnologia a Stato Solido nel campo dello Storage, ma ha sviluppato un portafoglio ampio ed articolato di prodotti per consentire ai clienti di impiegare questa tecnologia nella maniera più idonea a rispondere alle loro esigenze.

Icilio Pascucci


martedì 15 ottobre 2013

Migrazione contemporanea di tre nodi di un Oracle RAC con vMotion

Sempre più clienti utilizzano Oracle all'interno di ambienti virtualizzati allo scopo di standardizzare la propria architettura, migliorare l'efficienza dei sistemi e incrementare la velocità di rilascio dei nuovi ambienti. La nuova versione di vSphere 5.1 permette di ospitare macchine virtuali (VM) con 1TB di RAM e 64 vCPU, con enormi capacità di I/O: anche gli ambienti più critici possono oggi essere realizzati in architettura virtualizzata. Proprio per le realizzazioni a più alta affidabilità, la scelta di utilizzare Oracle RAC diventa quasi obbligatoria: in ambiente VMWare i nodi RAC possono essere rapidamente implementati come VM, ed in modo completamente trasparente per i DBA (questo è uno dei punti di forza della virtualizzazione).

Una volta inserito un ambiente RAC in vSphere, diventano immediatamente disponibili alcuni servizi unici di questa piattaforma, quali ad esempio la vMotion: si tratta della possibilità di spostare una VM da un server ad un altro in modo totalmente trasparente come descritto nella figura qui sotto.


Cosa succede lato Oracle RAC quando viene attivata la vMotion ? Assolutamente nulla, in quanto questa funzione è "trasparente" per l'ambiente Oracle: le attività del RAC continuano senza alcun disservizio (e ancora una volta, per i DBA non è necessario nessun intervento).

In un recente studio realizzato da Principled Technologies è stato analizzato questo scenario di vMotion, arrivando a verificare la movimentazione contemporanea di tre nodi di un cluster RAC: come descritto dall'immagine sottostante, un RAC a tre nodi è stato sottoposto ad una vMotion contemporanea di tutti e tre i nodi mentre veniva generato un carico di lavoro di tipo TPC-C.


E' evidente che questo scenario non rappresenta una condizione che ci aspettiamo di osservare nell'operatività quotidiana, ma si tratta di un caso limite che mette bene in luce le capacità e la "robustezza" della piattaforma VMWare anche di fronte ad un ambiente sensibile alle variazioni quali Oracle RAC.

Quali i risultati ottenuti ? In tutti gli scenari analizzati (vMotion singola, doppia e tripla), il carico TPC-C ha continuato ad essere erogato senza alcun disservizio. In termini di impatto, ovviamente, il carico TPC-C è diminuito durante la migrazione, ma anche nel caso peggiore, la tripla vMotion, il carico è tornato ai livelli pre-migrazione in qualche minuto (350 secondi per la precisione).

I risultati completi dello studio e tutti i dettagli dell'architettura utilizzata sono disponibili in questo documento:
http://www.principledtechnologies.com/VMware/vMotion_Oracle_RAC_1013.pdf

GZ

Le presentazioni di EMC all'OracleOpenWorld 2013 disponibili online.

La partecipazione di EMC all'OracleOpenWorld 2013 è stata un successo spettacolare, con 13.000 visitatori al nostro booth: EMC ha presentato la sessione #1 in termini di numero di partecipanti, e tre delle nostre sessioni sono nella top 5. E' a nostro parere una chiara dimostrazione dell'importanza di EMC per i clienti Oracle: nonostante le aree di competizione, Oracle ed EMC collaborano da 18 anni nella creazione di architetture per i database senza uguali, nel mondo Open, in termini di affidabilità, prestazioni e flessibilità.

Sono da poco state rese disponibili sul sito Oracle le presentazioni viste nelle sei sessioni EMC: qui di seguito trovate i link alle pagine degli abstract, dalle quali potete scaricare i PPT. Per tutti coloro che non sono riusciti a partecipare all'evento si tratta di un'ottima occasione per valutare la sinergia tra Oracle ed EMC. Buona lettura!


Se volete sapere qual'è stata la sessione #1 all'OOW13, ecco la risposta: "Make Oracle Backups up to 50 Percent Faster with Deduplication and Oracle RMAN"; la protezione dei dati è ancora un tema molto importante per i clienti.