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lunedì 25 maggio 2015

EMC AL FORUM PA 2015 PER UN’AGENDA DIGITALE EFFICACE





Molte persone oggi sono pessimiste sull’Agenda Digitale, convinte che sia un sogno troppo ambizioso per un paese che negli ultimi venti anni ha mostrato una forte riluttanza in investimenti per modernizzare i processi industriali ed amministrativi. In Italia abbiamo un’opportunità unica di invertire il trend, partendo proprio da questa arretratezza. Certo, occorre aumentare le competenze digitali di una classe imprenditoriale forte e capace, creando un nuovo ecosistema con le esperienze di giovani imprenditori innovativi. Allo stesso tempo  è necessario sviluppare le competenze digitali nel pubblico (a partire dalla classe dirigente), che deve essere incentivato e premiato a promuovere il patrimonio italiano, indiscusso, che proprio attraverso il digitale può essere reso più attrattivo nell’economia globale. 


lunedì 23 febbraio 2015

HYBRID CLOUD, l'agilità e la sicurezza che aspettavi




In un contesto come quello attuale, in continua evoluzione e dove la velocità rappresenta il fattore determinante per la competitività dell'azienda, l'importanza dell'IT non può essere data dalla sola funzione di efficientamento dei processi aziendali, ma dalla capacità di abilitare il cambiamento dettato dal mercato.
Le Line of Business e l'IT sono fisiologicamente soggetti a ritmi diversi, dove la continua evoluzione dei modelli strategici del primo fanno si che il secondo debba continuamente stare al passo, cercando di semplificare le soluzioni e renderle fruibili in tempi brevi.
Da questi presupposti nasce l'esigenza di combinare le caratteristiche vincenti del Private Cloud (controllo, affidabilità e sicurezza) a quelle del Public (semplicità, flessibilità e costi ridotti), ed è dalla fusione delle peculiarità di questi due modelli che nasce la soluzione per far crescere il business: l'Hybrid Cloud. Di questi temi discuteremo nel corso del tech-webinar "HYBRID CLOUD, l'agilità e la sicurezza che aspettavi" del 5 marzo, che si focalizzerà in particolare sui seguenti aspetti:

Quando usare il cloud ibrido


I vantaggi e i benefici


I percorsi di implementazione

L'importanza della gestione dei workload


L'incontro online sarà moderato da Vincenzo Zaglio, Giornalista di ICT4Executive, e vedrà la partecipazione di Dario Regazzoni, Presales Manager di EMC Italia.

Iscriviti Subito! http://bit.ly/1AmzNPf






lunedì 27 ottobre 2014

Virtual Storage Integrator (VSI) 6.3


Il 7 Ottobre è stata rilasciata la versione 6.3 del VSI (Virtual Storage Integrator), il Pug-In gratuito per VMware che consente la gestione dello Storage EMC direttamente dal vCenter.
Le novità principali riguardano XtremIO e VMAX: in questo articolo analizzeremo le nuove funzionalità rilasciate per queste due due piattaforme.

venerdì 9 maggio 2014

EMC Platinum Sponsor al VMware vForum 2014


Nel mese di Giugno ci saranno le due tappe italiane del VMware vForum 2014.

L’appuntamento è per il 5 giugno a Milano o per il 10 giugno a Roma.

Guarda il video di invito.




Al vForum si parlerà di innovazione nell’era del Mobile Cloud e dei relativi cambiamenti nelle organizzazioni, che ne trasformano il modo di operare creando nuovi modelli con cui l’IT eroga valore per il business. Si parlerà anche di come la Software-Defined Enterprise ridefinisce l’innovazione, riduce i costi e pone l’IT al centro della crescita aziendale.


Ancora un volta EMC sarà Platinum Sponsor della serie di eventi che si svolgeranno in tutta Europa tra Maggio e Luglio.

EMC Italia sarà quindi presente agli appuntamenti italiani con delle sessioni in cui racconteremo dell’EMC Software Defined Storage, combinato con le soluzioni di VMware di management, orchestration e automation, e di come questo aiuta le organizzazioni ad ottenere nuovi livelli di efficienza, protezione e ottimizzazione delle risorse.

Parleremo poi di soluzioni congiunte come il Vblock (Converged Infrastructure) e il VSPEX (reference architecture), che riducono drasticamente i tempi di deployment delle infrastrutture, aumentandone la disponibilità e affidabilità, e nello stesso tempo riducendo le attività di management. Infine, illustreremo anche le innovazioni tecnologiche delle soluzioni Flash EMC, che sono in grado di offrire nuovi più elevati livelli di throughput e ridotti valori di latenza per tutti i workloads di tipo prestazionale.


Quindi un motivo in più per partecipare al vForum: vedere come EMC e VMware guidano i propri clienti verso la Software Defined Enterprise.

Vi aspettiamo all'evento di Milano:


o all'evento di Roma:




Post pubblicato da:
Luigi De Meo
Advisory Systems Engineer
@geniusbee



lunedì 16 dicembre 2013

L’integrazione del Software Defined Storage di EMC (ViPR) in ambienti Private Cloud Multi-Cloud OS / Multi-Hypervisor

Nell’ambito del Private Cloud, ed in particolare relativamente al livello infrastrutturale (IaaS) , l’architettura di virtualizzazione prevalente fino a qualche tempo fa prevedeva l’uso di un singolo Cloud OS / Hypervisor rappresentato nella quasi totalità dei casi dalla suite VMWare.
Questo perché VMWare è stata ed è tuttora, senz’alcun ombra di dubbio, la piattaforma di virtualizzazione dominante del mercato in quanto l’unica ad avere le funzionalità di tipo Enterprise richieste dai clienti e necessarie all’erogazione dei servizi IT nel Private Cloud.
Sotto la spinta del movimento Open Source I trend di mercato stanno modificando questo scenario e Cloud-OS nuovi/alternativi stanno emergendo e crescendo in termini di maturità tecnologica.
Lo studio di Wikibon ,sintetizzato nella slide sottostante, illustra quantitativamente questo trend che coinvolge con differenti motivazioni e strategie il 51% dei clienti intervistati rappresentati da coloro che per vari motivi (economici o al fine di perseguire strategie dual/multi vendor anti lock-in) mostrano interesse nell’avere due piattaforme di virtualizzazione all’interno del loro DC.
 
MultiHypervisorStrategy -Figure1
 
Questi “Nuovi/Alternativi” Cloud-OS, pur non avendo raggiunto il livello maturità di VMWare, iniziano ad affermarsi in determinati ambienti IT, essenzialmente quelli non critici, come valide alternative all’erogazione di servizi IT nel Private Cloud.

giovedì 3 ottobre 2013

ViPR è arrivato!

Se avete seguito gli ultimi annunci di EMC, sapete che ViPR è disponibile in GA dal 1° Ottobre . ViPR è un nuovo approccio alla gestione dello storage, che trasforma le diverse piattaforme storage fisiche (EMC e non) in una nuovo virtual storage semplice, estensibile e open.

ViPR sarà uno degli argomenti centrali del nostro EMC Forum a Milano (il 14 Novembre, non mancate!), dove potrete vederlo all'opera nei nostri vLab. Nel frattempo, se volete iniziare ad approfondire il tema del Software-Defined Storage ecco alcuni suggerimenti:


Nei prossimi giorni approfondiremo il tema su questo nostro blog: nel frattempo buona lettura!



giovedì 26 settembre 2013

EMC ViPR arriva il 1° Ottobre!

EMC ViPR: la prima piattaforma di Software-Defined Storage al mondo realmente aperta.

EMC ViPR sta per arrivare! Il Software-Defined Storage nasce il 1° Ottobre 2013: incontrate gli esperti per un deep dive sulla trasformazione dello storage registrandovi qui: http://bit.ly/emcvipr

lunedì 23 settembre 2013

Diversificare le soluzioni riducendone la complessità: il Software Defined Storage

Buona parte del mio lavoro di System Engineer si svolge dai clienti. Negli ultimi anni, ho lavorato con realtà aziendali che conoscevano poco EMC, ed è stato molto interessante per me capire le loro percezioni sulla strategia e la visione di EMC. Nelle discussioni avute, un tema frequente riguardava l'estrema varietà del nostro offering: EMC appariva loro come un'azienda leader di settore ma con un’offerta troppo estesa in termini di:

1) Portafoglio prodotti.
2) Funzionalità e gestione dei prodotti stessi.

Mi veniva sovente fatto notare come sul mercato esistano delle soluzioni semplici che fanno TUTTO mediamente bene e che lo fanno in modo apparentemente semplice; EMC invece, ha tante soluzioni diverse che spesso presentano delle aree di overlap in termini di funzionalità e posizionamento.
Effettivamente, se osserviamo quali e quante famiglie di prodotti EMC possiede nella categoria dei Block e File Storage (ciascuna poi da declinare in diverse configurazioni distinte)..
  

….possiamo contarne ben 7 includendo anche ATMOS che, sebbene nella sua accezione prediletta vada definito Object Storage, può eventualmente erogare anche servizi CIFS/NFS e quindi essere classificato come File Storage.

Se consideriamo inoltre la pletora infinita di funzionalità che ciascun prodotto si porta dietro, e che un cliente potrebbe percepire come un aggravio di conoscenza da acquisire, è facile capire perché tanto spesso mi siano state chieste delucidazioni sui razionali di questa strategia:

E' davvero la strategia vincente? E' davvero ancora necessaria la diversificazione di prodotto nel mondo dell'IT quando ci sono vendor che, apparentemente, con un singolo prodotto coprono a 360 gradi tutte le necessità? E' ancora necessaria la diversità quando la virtualizzazione ha uniformato e standardizzato il mondo IT? A chi dare fiducia quando le strategie (anche se forse sarebbe meglio chiamarle filosofie) che guidano le aziende sono diametralmente opposte?

Per rispondere a queste domande vorrei ricorrere ad una analogia con l'ecosistema naturale all'interno del quale l'essere umano si è evoluto. Se osserviamo l'evoluzione dell'ecosistema terrestre ci accorgiamo come la biodiversità non si sia rivelata soltanto la migliore strategia per garantire la sopravvivenza delle singole specie ma anche la migliore per salvaguardare l'intero ecosistema.
In altre parole, vegetali e animali si sono adattati in modo estremamente variegato per rispondere alle diverse condizioni ambientali, acquisendo caratteristiche peculiari più adatte per resistere agli "stress" ambientali. E così il "pino silvestre" si è adattato con le foglie ad ago alle temperature rigide, mentre il "ficus elastica" si è adattato con larghe foglie ovali ai climi tropicali.

In altre parole, il modello "One-Fits-All" in natura non ha funzionato perché i compromessi necessari per creare un'unica specie che potesse vivere dai -70 gradi del polo sud ai +50 gradi del deserto del sahara l'avrebbero resa completamente inadatta alla vita.

Uscendo dall'analogia naturale, io credo che anche all'interno dell'ECOSISTEMA CLIENTE i needs tecnologici e di business cambiano in modo estremo. Per sopravvivere nell'ecosistema di un cliente, la strategia migliore per un'azienda come EMC è quella di creare le migliori soluzioni specializzate, facendo poi in modo che possano cooperare l’una con l’altra nella realizzazione di un’unica architettura.
Allo stesso tempo, anche per il cliente conviene scegliere la migliore tecnologia per soddisfare i propri bisogni ed essere vincente sul mercato. La ragione per cui, all'interno di EMC, la prevendita ricopre un ruolo chiave è proprio perché sa capire i clienti e aiutarli a scegliere lo strumento giusto per soddisfare i diversi bisogni.

Assodato quindi che una strategia di prodotto diversificata sia assolutamente necessaria sia per un vendor che per un cliente finale, resta da capire se e come sia possibile ridurre invece il tema della complessità operativa che la diversificazione comporta. Se ci pensiamo bene, il "come" è noto ormai dagli albori dell'informatica ed è indirizzato attraverso il concetto di astrazione. Spesso l'astrazione viene associata al concetto virtualizzazione ma in realtà quest'ultima non è che una conseguenza della prima.
Un metodo abbastanza comune di astrazione nel mondo informatico è la creazione di interfacce per esportare funzioni di alto livello di un sistema complesso.

Il potere delle interfacce

Il grande potere delle interfacce è che, la conoscenza delle stesse, permette di interagire con un sistema esterno all'utilizzatore pur non conoscendone i dettagli di funzionamento. Esempi tipici di interfaccia nel mondo informatico sono le API (Application Programming Interface) ma le interfacce sono attorno a noi anche nel mondo reale: il volante e i pedali permettono di interagire con un'auto indipendentemente dal fatto che il guidatore sappia come funzioni il motore e il sistema di trasmissione. In questo senso, il volante e i pedali sono le interfacce che ci permettono di governare il sistema complesso "automobile".

Un set di interfacce standardizzato diventa un protocollo di comunicazione. Nel mondo ideale, i protocolli dovrebbero essere definiti in modo indipendente dall'implementazione: in altre parole, bisognerebbe prima pensare alle interfacce e poi all'implementazione delle stesse. Nel mondo dell'informatica questo è avvenuto raramente: ciascun vendor ha realizzato implementazioni di funzionalità senza pensare al modo di interfacciarsi verso il mondo esterno in modo interoperabile e questo ha causato un proliferare di soluzioni incompatibili e con sistemi di controllo diversificati.

Nel mondo del computing, tuttavia, la virtualizzazione delle Hypervisor, introducendo un altro livello di astrazione, è riuscita a semplificare l'interoperabilità di soluzioni hardware differenti tra di loro e risposto affermativamente alla domanda "E' possibile ridurre il tema della complessità operativa in un mondo di soluzioni Hardware diversificato?".
Se si è riusciti nel mondo del computing, non si può pensare replicare quanto già fatto anche per il mondo dello Storage?

EMC ViPR (pronunciato VIPER)

ViPR è la risposta di EMC. ViPR è una soluzione software che astrae le risorse storage disponibili disaccoppiando il control plane (la logica di controllo di un sistema storage) e il data plane (il percorso che i dati fanno da e verso i sistemi storage).
Le risorse storage vengono aggregate in pool e presentate in modo trasparente agli storage-consumer/administrators attraverso un catalogo self-service.
ViPR astrae la complessità del processo di provisioning di un sistema storage attraverso una interfaccia semplificata e si occupa della gestione di tutto il processo che va dall'allocazione dello spazio alla sua presentazione all'end-user finale. Allo stesso tempo, non interponendosi come strato di virtualizzazione per il data plane, fa si che le applicazioni possano sfruttare tutte le caratteristiche dei sistemi storage sottostanti incluso il virtual provisioning, la deduplica, la compressione e le funzionalità avanzate di replica locale e remota.

In questo modo, anche in un ECOSISTEMA CLIENTE variegato, dove le tecnologie storage sono diverse per matchare i needs del cliente, è possibile interagire con esse in un modo più semplice non dovendo necessariamente conoscere, ad esempio, i dettagli di funzionamento del provisioning di un sistema VMAX, VNX, XtremIO e/o Terze Parti.

ViPR, inoltre, espone API per essere integrato in meccanismi di automazione più vasti con l'obiettivo di realizzare un Software Defined Data Center (SDDC) dove ogni elemento dell'infrastruttura può essere controllato in modo intelligente per adattarsi in modo trasparente ai bisogni del business. L'immagine sottostante illustra come uno stack applicativo basato su VMWARE ed una infrastruttura storage disaccoppiata da ViPR, si interconnetta e comunichi la disponibilità di servizi di alto livello agli strati di orchestrazione evoluti (vCloud Automation Center e vCenter Ops Manager) attraverso il control plane.



In conclusione, il commitment tecnologico di EMC su piattaforme storage diversificate è e resterà elevatissimo per fornire sempre la migliore soluzione ai nostri clienti ma, allo stesso tempo, la nuova esigenza di semplificazione per la realizzazione Software Defined DataCenter sta spingendo EMC a realizzare una visione nuova in cui l'automazione, la semplificazione e l'interoperabilità diventano la chiave di volta per aiutare i suoi clienti a vincere sul mercato.

AP



Cliccate qui se volete approfondire il tema ViPR e Software-Defined Storage
La scheda descrittiva di ViPR (in Italiano) è invece disponibile a questo link.