venerdì 6 giugno 2014

Dalla parte delle Applicazioni! "DDBoost for Enterprise Application".

A partire da quest'anno EMC attraverso la sua divisione "DPAD - Data Protection Availability Division" specializzata nella protezione del dato, ha lanciato sul mercato "DDBoost for Enterprise Application".

Seguendo i vari post e blog specializzati reperibili in rete, il significato di questo annuncio spesso si "traduce" come semplice possibilità di delegare agli amministratori delle applicazioni aziendali, il controllo completo della protezione dei propri dati. Tale protezione è garantita dalle scritture su di un sistema Data Domain con il vantaggio di poter utilizzare gli strumenti di gestione del backup/recovery specializzati e forniti a corredo con le applicazioni stesse. Un esempio fra tutti e universalmente noto è 'Oracle RMAN' che riprenderò più avanti nell'articolo.


Nel commentare l'annuncio inoltre, la tentazione dei vari commentatori, è quella di passare il messaggio che con l'adozione di "DDBoost for Enterprise Application", l'esigenza di un software di backup di terze parti non sia più strettamente necessario, riducendo cosi' la complessità ed i costi ed il "conflitto di competenze e di esigenze"  che spesso, in particolare in organizzazioni IT complesse, si viene a creare tra chi ha la responsabilità di mantenere in produzione le applicazioni e i gruppi competenti nel backup centralizzato.

In realtà, sebbene queste definizioni siano 'tecnicamente' aderenti ad alcuni dei principali benefici che l'introduzione di DDBoost apportano, trovo che non giustifichino il reale scopo del lancio e cioè quello di "far uscire fuori" DDBoost dal confine dell'infrastruttura di backup in senso stretto e cioè come modulo software di ottimizzazione posto "tra" il backup server ed il sistema DataDomain cosi' come inizialmente pensato e come ancora largamente utilizzato con successo e soddisfazione presso i nostri clienti.

Implentazione "Classica" di DDBoost

Portare DDBoost "dentro", o come mi piace meglio dire "dalla parte delle applicazioni" è a mio avviso, il reale valore del lancio. Personalmente trovo questo approccio rivoluzionario e visionario al tempo stesso, come spesso accade per le scelte e le tendenze tecnologiche dettate da EMC ed offerte ai propri clienti.

L'annuncio ha senza dubbio quindi un significato più ampio in quanto DDBoost for Enterprise Application, consente agli amministratori applicativi di fruire del 'Protection Storage' Data Domain in una modalità completamente nuova.

Nuova perchè introduce senza  impatti operativi ed anzi semplificando molto la gestione,  il concetto di "As a Service" anche in quei contesti in cui la protezione del dato è storicamente centralizzata e difficilmente si presta a modifiche nei processi consolidati in un modo che potremmo definire "legacy".

Con l'adozione di  DDBoost for Enterprise Application, chi nell' IT ha avuto fino ad oggi la responsabilità di proteggere e restituire il valore del dato salvato centralmente, riesce a liberare risorse e a rendere più elastico il servizio, aumentandone la  disponibilità, facilitandone la gestione e la configurazione. Senza rinunciare alla sicurezza ed alla supervisione mantenendo un controllo intelligente; il tutto a favore di quegli ambiti di backup/recovery applicativi che per loro natura e sopratutto per le esigenze di business sempre più dinamiche e mutevoli alle esigenze del mercato, richiedono una delega completa verso chi  le esercita e ne risponde.

Questo è il modello di servizio che ormai le aziende competitive richiedono alle proprie linee di business ivi comprese l'IT. Il modello di servizio richiede tutto questo e DDBoost lo rende possibile perchè collocandosi in una infrastruttura "legacy" la libera dai vincoli e ne esporta i vantaggi realizzando una parte importante di quel modello.

Uno dei maggiori vantaggi è la misurabilità precisa, puntuale  del consumo ed utilizzo di connettività e storage di backup. DDBoost for Enterpise Application infatti non è solo un "package di plug-in software" da installare sulle applicazioni supportate per rendere visibile direttamente i sistemi Data Domain. E' una suite, della quale fa parte anche DPA - Data Protection Advisor, ilsoftware EMC per il monitoraggio, la reportistica e l'analisi e gestione unificata della protezione del dato.

DD Boost per Enterpise Application si compone quindi di due parti:

I Moduli per l'utilizzo di EMC Data Domain DD Boost insieme alle funzionalità di protezione dei dati nativi per:

1)
  • SAP HANA
  • SAP con Oracle ( BR * Tools)
  • Oracle ( RMAN )
  • Microsoft SQL
  • IBM DB2
2)
  • EMC Data Protection Advisor (DPA) per il monitoraggio e la reportistica delle varie sorgenti dati gestite con DDBoost per la protezione delle applicazioni.
I moduli consentono agli amministratori di applicazioni di lavorare con le proprie interfacce e flussi di lavoro e muovere i dati direttamente verso Data Domain in modo efficiente .

Per alcune delle applicazioni sopra riportate gli amministratori inoltre hanno anche il controllo della movimentazione di questi dati su un sito alterantivo 'offsite':  eseguendo una semplice operazione definita come 'Managed File Replication' che consente di specificare uno o più sistemi  Data Domain quale destinazione di replica dei dati salvati a partire da un Data Domain 'sorgente'. Il recupero dei dati può avvenire da uno qualsiasi di questi sistemi .

la replica inoltre può essere controllata in maniera granulare e selettiva: è infatti possibile scrivere su diverse cartelle nel sistema Data Domain, se le scritture avvengono su cartelle dove è abilitata una particolare funzionalità detta  'mtree replication'  i dati vengono replicati 'offsite' su un Data Domain di destinazione, non appena il backup si è concluso con successo al target. Se invece si sceglie di scrivere su una cartella dove la funzionalità non è abilitata i dati rimangono salvati localmente e dunque non vengono replicati.

Abbiamo detto che il punto chiave di questa nuova funzionalità è la capacità di rendere flessibile ed autonoma la domanda di protezione da parte dei proprietari delle applicazioni, secondo una logica di servizio, rispetto a quanto le organizzazioni IT sono in grado tipicamente di fornire.

La mancanza di risposta ad una tale domanda, da luogo ad una gestione 'staccata' dal IT centrale che ne perde la visibilità ed il controllo e favorisce al proliferare di soluzioni 'dipartimentali' ed isolate che producono l'effetto indesiderato di generare silos di dati spesso duplicati aggiungendo complessità e costi inutili e a volte nascosti oltre che una scarsa interoperabilità tra le linee di business aziendali che possono dover o volere accedere al dato storico di una particolare applicazione.

DD Boost per Enterprise Applications perciò "non è solo moduli applicativi per l'ottimizzazione e la gestione diretta di uno storage efficiente"  ma l'apertura del IT alla transazione che va dal modo classico di proteggere il dato ad un'architettura "as a service", lasciando al'IT il pieno controllo delle risorse DataDomain sia target che di replica e degli esiti dei backup tramite DPA nonostante questi ultimi siano completatamente demandati ai proprietari applicativi, colmando un divario spesso irrisolvibile per vincoli di gestione ed infrastrutturali.

Il modo "classico"  dunque prevede l'utilizzo di backup agent e di un server di backup terze parti

Backup classico con agenti

EMC ha iniziato a superare la barriera dell'infrastruttura di backup con DDBoost per Oracle RMAN che ha permesso agli amministratori di Oracle di utilizzare i propri script RMAN , il proprio scheduler e cosi via.



Come si vede dalla figura seguente i DBA continuano a proteggere i propri dati in modo efficiente, sicuro ed altamente affidabile tramite DDBoost mentre il resto è gestito nella modalità backup agent.

Backup diretto di Oracle tramite RMAN su DataDomain via DDBoost


Il grande successo di DDBoost per Oracle RMAN ha spinto le nostre linee di prodotto ad estendere il supporto alle funzionalità delle altre applicazioni di tipo enterpsise .



Grazie a questo da ora , la stessa opportunità viene data agli amministratori di SAP , SAP HANA , Microsoft SQL Server e IBM DB2 .

DDBoost dalla parte delle Applicazioni!!!
Abbiamo detto che oltre i moduli DDBoost specifici per applicazione, DPA - Data Protection Advisor è un componente fondamentale della suite. Vediamo meglio perchè seguendo alcune illustrazioni che evidenziano il livello di controllo che DPA consente agli amministratori del backup e quindi di DataDomain:


Come è facile notare dall'immagine dei report, DPA consente all'amministratore del backup il pieno controllo anche dell'utilizzazione del singolo frame creati ed assegnati ai proprietari delle applicazioni. Il computo complessivo del dato pre e post compressione (leggi deduplica)  inoltre consente all'amministratore di DPA di eseguire operazioni di "charge back" agli enti applicativi che utilizzano "il servizio" DataDomain, consentendo quindi di ribaltare i costi interni in maniera puntuale.

Agli amministratori delle applicazioni quindi massima libertà e controllo nella protezione dei propri dati. Agli amministratori di backup nessuna perdita di visibilità e controllo dell'utilizzo delle risorse aziendali.

Nota: nell'articolo faccio riferimento ad elementi tipici di una infrastruttura DDBoost quali la deduplica e lo stesso DataDomain come backup appliance. Per un maggiore dettaglio su questi punti fondamentali è possibile continuare la lettura per un approfondimento su questi temi


Davide Codagnone 

Senior System Engineer
EMC DPAD Data Protection & Availability Division
e-mail: davide.codagnone@emc.com -  Twitter @davideEMC






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