giovedì 20 marzo 2014

Registratevi per il webcast su XtremIO il 25 Marzo!


Martedi' 25 marzo scoprite la nuova frontiera dello storage All Flash Array di EMC XtremIO: potrete vedere come XtremIO sia in grado di offire livelli di prestazioni senza eguali, semplicità di utilizzo, efficienza operativa e funzionalità avanzate di storage.

Partecipate il 25 Marzo alle ore 11.00 al Webcast OnAir dedicato ai vantaggi della tecnologia Flash Storage EMC, e scoprte come XtremIO può rivoluzionare la virtualizzazione e le implementazioni VDI, garantendo una riduzione dei costi e delle complessità e un elevato ritorno sugli investimenti.



Per la registrazione all'evento cliccate qui: http://bit.ly/1lyGNSh

Per saperne di più su XtremIO potete visitare la pagina sul sito di EMC Italia o il sito web corporate (in inglese).

martedì 18 marzo 2014

VMware vCloud Hybrid Service

VMware vCloud Hybrid Service


" Il Management non ha intenzione di spendere un solo Euro in infrastruttura nell'immediato futuro "

" Fortunatamente sono abbastanza snello con i costi operativi e tutto sommato ancora competitivo se mi paragono con i costi dell'outsourcing tradizionale "

" Meno male che c'e' la crisi altrimenti il Management avrebbe gia' esternalizzato nel Cloud applicazioni Business Critical come la posta e SAP "

Queste sono solo alcune delle frasi "tranchant" e francamente un po' contradditorie che mi sono sentito dire ultimamente da un affranto responsabile di infrastrutture IT di una importante realta' produttiva italiana che ho reincontrato dopo alcuni anni. Mi ha raccontato di essere sotto forti pressioni per "mantenere elevati SLAs" e contemporaneamente "ridurre il piu' possibile i costi vivi del DataCenter".

Di tentativi negli ultimi anni la sua azienda ne ha fatti tanti, l'Outsourcing di una parte importante del prorio Datacenter ha inizialmente alleviato le pressioni sullo spending ma a distanza di solo un paio di anni questi saving non sono piu' sufficienti.

Eppoi c'e' il problema delle dozzine di sedi remote, per lo piu' ambienti produttivi, non presidiati, che non conviene virtualizzare perche' relativamente piccoli, da gestire e backuppare giornalmente per garantire "... che non si fermino i camion nel piazzale !".

"Niente di nuovo sul fronte occidentale" verrebbe da dire, ma queste frasi mi hanno colpito soprattutto per l'esclusione a priori di una seria valutazione di un provider di servizi XaaS.

Certo, un approccio piu' auspicabile sarebbe stato quello di trasformare il proprio modello di erogazione qualche anno fa', prima che la crisi di quel settore colpisse duro, per renderlo piu' efficiente e competitivo. Si e' deciso pero' di scegliere la strada piu' "facile", ed ora trasformare l'IT nel bel mezzo di una crisi risulta doppiamente difficile per le complessita' intrinseche imposte dall'urgenza di risparmio, ergo le consequenze di cui sopra.

Dopotutto se nel corso degli anni si e' raggiunto un alto livello di efficenza nel governo delle applicazioni critiche per il business ma non ci si puo' piu' permettere di sostenere i costi legati al mantenimento in vita degli "n" DataCenters necessari ad erogare questi servizi, perche' non valutare con serenita' uno IaaS provider ?

Possibile che l'unica via d'uscita passi necessariamente per la perdita di controllo dei workload da parte dell'IT ?

Una soluzione c'e' e si chiama VMware vCloud Hybrid Service.

venerdì 14 marzo 2014

EMC Recoverpoint: RPO zero anche su asincrono!

Il Dilemma: Sincrono o Asincrono ?

Chiunque intenda affrontare la tematica del Disaster Recovery si trova davanti ad un bivio: come effettuare la replica dei dati? sincrona o asincrona?
Alcune aziende hanno la fortuna di disporre di ben tre siti: Primario o sito di produzione, Secondario o sito con copia sincrona (spesso chiamato anche campus, o sito di business continuity) e Terziario o sito con copia asincrona (per molti noto come replica geografica). Quest'ultima soluzione è senza dubbio la più completa, ma non la più economica sia in termini di costi di realizzazione che di costi ricorrenti e di esercizio. La maggior parte delle aziende ha due siti per cui si trova a risolvere il dilemma. Alla base di questa scelta sta il compromesso tra la L'obiettivo di RPO (quanti dati posso perdere al massimo in caso di disastro), quanto ritardo le mie applicazioni possono tollerare sulle operazioni di scrittura.
A questo si aggiunge la distanza che il sito di DR debba avere in modo da fornirmi sufficienti garanzie. Ricordo un ex collega che alla domanda "a quale distanza deve essere posto il nostro sito di DR" rispondeva "deve stare su una differente zolla della tettonica".

EMC Recoverpoint e Axxana Phoenix

Ancora una volta EMC Recoverpoint mette in evidenza le sue unicità rispetto ai software di replica tradizionale, ma in questo caso grazie ad una soluzione sviluppata insieme ad un partner tecnologico. Axxana è una societa' israeliana non a caso come l'azienda che sviluppò Recoverpoint prima dell'acquisizione da parte di EMC (Kashya). Axxana Phoenix è una soluzione rivenduta da EMC come prodotto EMC Select e totalmente integrata con la gestione di Recoverpoint. Nasce dall'idea di un ingegnere areonautico che si ispira agli FDR (flight data recorder) conosciuti volgarmemte con nome di "scatola nera". Partendo da questo concetto gli israeliani inventano L'Enterprise Data Recorder. Per spiegare di cosa si tratta riprendiamo brevemente l'architettura Recoverpoint (per maggiori dettagli si faccia riferimento al post Recoverpoint su questo BLOG).
Come è possibile vedere dalla figura seguente, Recoverpoint utilizza una tecnica di replica basata su journal, dove alcune transazioni vengono mantenute in una cache sul sito primario, prima di essere raggruppate, deduplicate, compresse e spedite al sito di DR.


mercoledì 12 marzo 2014

Da un sistema NAS ad uno Scale Out NAS.

Cosa è un sistema NAS? 

Il Network-Attached Storage è un sistema che consente di immagazzinare i dati al fine di permettere il file sharing ad altissime prestazioni. L’esigenza di un sistema NAS è nata per risolvere il problema della proliferazione dei file server; infatti il sistema NAS consente il consolidamento di più file server.



Le componenti di un NAS sono rappresentate in figura:


Un sistema NAS utilizza un proprio Sistema Operativo ottimizzato per workload tipici in ambienti file. Questo permette di migliorare l’efficienza e la flessibilità, di semplificare il management grazie alla centralizzazione in un unico sistema di gestione, di avere un’alta disponibilità del dato grazie a meccanismi nativi di clustering e di replica e aumenta i livelli di sicurezza usufruendo di meccanismi di autenticazione e autorizzazione più comuni ed in linea con gli standard di sicurezza. Le componenti principali di un sistema NAS sono la NAS Head e lo Storage. La prima comunica direttamente con i client attraverso la rete IP con protocolli come CIFS e NFS, mentre lo storage è connesso alla componente NAS Head mediante una connessione FC. La NAS Head ha una propria CPU e memoria, uno o più NIC Cards, ed è ottimizzata per gestire le funzionalità tipiche del NAS.



Cosa è un Scale Out NAS? 

Immaginiamo di avere più sistemi NAS all’interno di un unico cluster tutti gestiti dallo stesso Sistema Operativo.

venerdì 7 marzo 2014

Ottimizzare la Virtual Desktop Infrastructure con le Tecnologie Flash EMC

Le soluzioni EMC VDI basate su tecnologia Flash sono in grado di portare il desktop computing ad alti livelli di prestazioni, efficienza e semplicità. Queste potenti soluzioni soddisfano le mutevoli esigenze di un azienda e del suo business, consentendo in qualsiasi momento, ovunque e a qualsiasi dispositivo di accedere alle applicazioni desktop e ai relativi servizi.

In questa infografica vediamo come le soluzioni EMC VDI con tecnologia flash trasformano il "virtual desktop computing", consentendo prestazioni elevate per organizzazioni di tutte le dimensioni attraverso diverse possibilità di scelta per il cliente.


Luigi De Meo
Advisory Systems Engineer
twitter: @geniusbee

martedì 4 marzo 2014

VSPEX Sizer: un Tool per tradurre requisiti applicativi in una soluzione infrastrutturale

EMC da diverso tempo, sta puntando molto sulle soluzioni di Converged Infrastructure. VSPEX è senza dubbio la massima espressione di questa scelta.

Per i nostri clienti e Partner tuttavia, può risultare complicato tradurre i requisiti applicativi in configurazioni infrastrutturali.

E' per questo motivo che EMC ha messo a disposizione un tool che permette di raccogliere i requisiti dei nostri clienti e trasformarli in una soluzione Converged Infrastructure: il nuovissimo VSPEX Sizer.

Tali requisiti sono facilmente collezionabili anche da persone che non si occupano di infrastruttura. Gli input che VSPEX Sizer richiede infatti, sono molto vicini ai nostri interlocutori applicativi.

Il vantaggio di questo approccio consiste nel trovare una soluzione infrastrutturale che possa rappresentare al meglio la richiesta applicativa, senza necessariamente essere esperti nelle best practice della configurazione storage e backup dell'applicazione stessa.

Gli ambienti facilmente traducibili in configurazioni architetturali sono le più diverse: Microsoft Applications, Oracle, Virtualized Environment, Exchange e SharePoint.


Qui di seguito un piccolo esempio di come vengano semplicemente tradotti i requisiti per l'applicazione Exchange in una configurazione storage e backup ottimizzata per Next Generation VNX.



Come potete notare diventa estremamente semplice ed immediato passare da requisiti di business (quante e quali mailbox mi servono per gestire la posta dei miei utenti) in requisiti infrastrutturali (quanto spazio storage e quante performance mi servono per avere un livello di servizio adeguato).


Per concludere: avete visto la semplicità e il dettaglio ottenibile dal VSPEX Sizer per tradurre un requisito applicativo in una soluzione infrastrutturale. I nostri Presales EMC e i Partner autorizzati sono ovviamente a disposizione dei nostri clienti per supportare nuovi progetti.
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Umberto Galtarossa
@umberoot